Guardarti...
spasmi di dolce follia nel petto,
infinito dispiegarsi di parole senza voce,
voli di un'anima mutevole e ingorda di viverti.
Ma di scena è l'addio:
le nostre labbra così vicine
hanno già sfumature di lontananza
abbozzando sul viso una ferita,
fragile scorza di un lieve, apparente sorriso.
Mentre il vento,
riecheggia del tintinnio
delle ultime monete della felicità
sempre risparmiate e ora perdute.
4 novembre 2010
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