Amarezza,
è il gusto che assaporo fra le labbra dolenti.
Calore,
è il flusso che scorre lungo le mie braccia.
Freddo,
è la sensazione che pervade il mio corpo inerme
che giace nel tentativo
di trovare quella pace a lungo cercata e mai raggiunta.
Così mi abbandono nella culla della materna morte.
18 aprile 2011
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mentre le civette intonavano il loro canto lugubre,
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