Riverso sul mio giaciglio,
scosto le lacrime;
il cielo si tinge di rosso,
disegna ombre che si proiettano sul muro,
come angosce che divorano il cuore.
Scruto nel vacuo spazio i miei pensieri.
L’oscurità che nutre la mia tristezza,
un freddo mosaico dei sensi;
futile come lo scorrere del tempo.
Caldo riflesso nell’acqua mite,
imbevuto di coscienza;
tiepida resina lega le mie speranze,
ambra che include le mie certezze,
solitudine che ripone le mie domande.
24 agosto 2008
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