NEL BOSCO DEL CUORE

Dolce e fragile come un giunco,
vado errando sul tortuoso cammino,
tra sassi di pensieri e foglie di memoria.
Mi ritrovo in un bosco cupo,
dove le paure s’impadroniscono della mia anima,
le gambe mi tremano,
gli occhi scrutano nel buio,
ma sono avvolto dalle tenebre.
Il silenzio pesa,
il respiro si fa corto,
e il tempo pare perduto.
Poi, mentre ero assorto nei miei pensieri,
sentii sfiorarmi la mano.
Ebbi un sussulto,
il cuore sobbalzò come una foglia al vento.
Ma poi mi ripresi.
Eri tu.
Tu che mi prendesti per mano,
senza parole,
senza fretta,
per condurmi alla luce.
E il bosco si aprì,
e il cammino si fece luminoso,
e il giunco, pur delicato,
seppe piegarsi senza spezzarsi.