illuminati tenui
dalla luce infranta di sentimenti
crepitano
tra le fiamme torbide delle passioni
a far battere strenuo il cuore
Nodi in gola a togliere il respiro
canti di cigni oppressi da grida d'oche
insozzano i pensieri
chiamando a triste guerra
le emozioni che in quelle lingue ruggiscono
un tempo concordi
e divenute adesso gelose
persino dell'ombra delirante del loro ardere
E trovo in me ancora una ragione
per cui delle mie colpe mi perdono
.
Cesare Moceo destrierodoc @
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7 novembre 2017
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Nella stima smisurata di se stessi c'è chi sopporta corone d'oro sulla testa nell'irragionevolezza di adeguare il mondo a se stessi non rinunciando nella loro esistenza a bruciare le tappe per arricchirsi e non riflettendo che così facendo si abituano già in vita al caldo dell'inferno.