Nel mio cuore
quale tremito di pioggia
l’ultima voce del silenzio
inumidisce il canto
che albeggia sulle sponde di cristallo
di uno spartito d’amore.
Il vento vagabondo
‐senza archetto –
cerca note d’azzurro
su un vecchio Stradivari
e getta folate di caldo
sulla rosa tra le rose
staccando petalo dopo petalo
L’amore li raccoglie
e l’infila
con fibre di sole
per donare una collana al giorno
che mi porta il suo viso
e il suo sorriso.
Lasciami andare via
ti prego
lasciami andare dove i ricordi
sono pezzi di notte
e la luna
vecchia
di blando chiarore.
13 maggio 2012
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