Nelle sere d'estate

E' caldo, tanto caldo
il giallo dei campi trebbiati del grano
è così dorato, così accogliente;
una piccola brezza scuote
le foglie dei gerani del mio balcone
dorme la gatta, luccicano gli occhi del mio cane
le campane suonano, è festa nella via
mi stanno cercando, ma io vorrei volare
da te, che sei lontano,
forse in quegli anfratti bui
che decanti nelle tue scritture,
oppure, in quelle osterie dormienti
dove la gente culmina nell'eccesso del bere
e delle bestemmie leggere
dove il sapore di menta esalta
un calice magico che toglie il pensiero.
Lingua di bacco, la nera tua poesia.
Ora il giardino è illuminato dai lampioni
un riccio passeggia leggero,
ed i grilli iniziano il loro concerto: cri.. cri.. cri,
le rane li accompagnano: cra.. cra.. cra.
Un sospiro, un immediato pensiero
quando la mamma mi raccontava la fiaba
di cenerentola ed io l'ascoltavo rapita.