Nello spazio, non respiro.

Al tremar della notte un sussurro
mi destò dal cupo sonno antico
coll'illusion di nuovi e tiepidi voli

Quattro pareti formavan la mia stanza
sì ch'io ero al centro fisso
come Sole fa nell'universo tutto

Mai pensai ciò che allor avvenne
che lo spazio in seno all'esser suo
diminuisse più volte molto
ed io fui come colui che in sè attende

La parvenza d'un ombra nascose
nell'orizzonte buio la carnal sostanza
che di me fece come Enea d'Anchise
e il leggier volo sfiorò gli spazi col tempo