Nessuno

Nessuno
bevendo  le infinite schiume
onde dell'essere, nessuno
danzando di lacrime   nessuno tornando a casa
e aprendo la porta
e vedendo scale ripide
nere
nessuno di noi
cogliendo il senso
in battere   togliendo un senso
in levare   abbandona un  respiro
per chiedere come
e quando spegnere
quell'aria tenera   che a volte
suo malgrado
allaga di bagliori
le nostre paludi   nessuno crede mai
che il richiamo d'amore di un cervo
sia nell'aria tra le onde sonore
che ci abbracciano   nessuno
crede che il passo dell'unicorno
silente
immerso tra le nebbie
della nostra disperazione
porti null'altro
che niente   Altri
oltre,
di senso comune
gemendo
di oscene bandiere
aprono la normalità   lampi mesti
mormorano le labbra chiuse
in gorgoglìo demente
nessuno
dissi sarebbe oltre
oltre me
o  te.
Nessuno è troppo poco
ma altri sono troppo   Beviamo  la normalità
senza respiro
apnea della vita
germogli di sé
alghe languide
abisso profondo   nessuno è senza sogni
ma noi
nuotiamo nel fondo oscuro
meduse  fosforescenti
lanciando messaggi astrali   Sublimi e incantati
poveri e diseredati
raccogliamo  le nostre povere cose
per navigare
in questo  viaggio senza meta.