Stanotte chiederò ai venti caldi, dall’Africa,
di portarti un bacio che ti infiammi le labbra.
Stanotte il tuo seno sono i calici
da cui io berrò il nettare dell’ebbrezza.
Mi guardi,e anche la luna mi guarda e canta per me,
e lei,il mare e tutto il mondo è nei tuoi occhi,
che vogliono mettermi nudo.
Non so come amo e odio il tuo corpo,
o il tuo profumo nelle lenzuola
mi inebria e mi infuria insieme,
i nostri pensieri sono così vicini che quasi si toccano,
ma tu non scendi a terra, ed io fuggo come vento
dalle tue mani.
24 luglio 2015
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Ogni esperienza mi ha fornito strumenti per intendere me stesso e partorire moltitudini di perchè; nessuna di queste mi ha detto chi sono, solo il cambiamento, nella mia complessa fisiologia.