Nocturno

"Le sue labbra scarlatte, coloravono il mio cuore
e nella sua corvina essenza, era la più fiorita.
Pareva un campo, il più cupo che ho veduto;
eppur mi sarei tinto di lei se avessi avuto, in almeno un occasione,
una tela nella quale disegnare il suo volto schiarito.
E non sarebbe bastato così poco tessuto ad impremerla;
avrei potuto fare dei miei occhi uno spettatore così illuso da creare la linea del suo volto con il sangue ed una goccia d inchiostro;
e di lei, il nulla più vi sarebbe stato, se non il mio perire nero, di uomo perduto. "