All'ombra di mandorli nodosi
arsi d'acqua e di sole
e sferzati dal vento
che sabbia di deserto
seminava sulle messi
appena mietute
trascorrevo le estati
inseguendo
storie di principi e di eroi.
Sognavo ad occhi aperti
e sul libro che leggevo
scorrevano come in un film
panorami nuovi ed esotici
e mari e monti
che con il pensiero trascorrevo.
Po l'autunno insidiava i tramonti
di nuvolaglia sempre più fitta
fino a cedere il passo
al noto inverno che faceva strage
di illusioni e speranze.
A testa bassa
come i girasoli al tramonto
ciechi di troppa luce
ma pronti a girare di nuovo
attorno al sole
appena disegnato agli orizzonti.
22 dicembre 2009
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