Ebbro degli sguardi percepiti in palpebre che sfiorano le orbite strizzate di chi mi conosce ma non mi riconosce sento vicina l'ombra errante dei miei errori commessi nel mio istinto infantile e sulle spalle il calvario delle intenzioni migliori E mi struggo sconvolto e umiliato nel ricordo fragile del mio anonimato quando usavo il mio fascino per cavar dagl'impicci le risposte mai godute che han fatto soltanto lievitar le domande . Cesare Moceo poeta di Cefalù Destrierodoc @ Tutti i diritti riservati
29 gennaio 2019
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Molti di quelli che dicono di fare un passo indietro,in realtà stanno prendendo la rincorsa.