Non è una colpa
Le persone
dal cuore buono
non perdono per caso:
perdono perché amano troppo.
Si danno senza difese,
perdonano prima di essere capite,
credono che tutti sentano
con la stessa verità
con cui sentono loro.
Vedono luce
dove c’è solo vuoto.
Aspettano cambiamenti
che non arrivano.
Scambiano la pazienza per amore
e finiscono per portare
pesi che non sono i loro.
Le persone dal cuore buono
non sanno restare a metà.
Quando amano, restano.
Quando promettono, mantengono.
E in silenzio
aspettano lo stesso.
Così si ritrovano
a dare più di quanto ricevono,
a giustificare assenze,
a tacere per non perdere,
mentre lentamente
perdono se stesse.
Non è sfortuna.
È mancanza di confini.
È restare troppo a lungo
dove l’amore
non torna indietro.
Ma arriva il giorno
in cui imparano.
Che un cuore buono
ha bisogno di rispetto,
di riposo,
di protezione.
E allora smettono di amare
dalla ferita
e iniziano ad amare
con coscienza.
Perché avere un cuore buono
non è una colpa.
La colpa è consegnarlo
a chi non sa tenerlo tra le mani