Non si direbbe ma piove anche sotto gli ombrelli

Era niente, sostare città
respirando lune intere di zolfo
sotto i marciapiedi e
il fracasso delle cattedrali
le notti che non dorme nessuno.
Dovevo fermarmi
un minuto prima di ieri,
prima che venissero
a piovere i mille congiuntivi a dirotto
di questo cielo intubato.
Prima di lasciarmi corrompere
con quattro nuvole lasciate a
scongelare appena sotto il sole. (e dire che non fa neanche
caldo oggi, sotto la pelle) Era niente
tutto questo deglutire con le ginocchia
a carponi tutti sassi che cammino.