Non so più cantare i giorni

Non so più cantare i giorni.

Distratto dal silenzio

un rampicante antico ruba la mia luce

e la notte si lega ad ogni orario.

Per la vastità del vuoto

ammaina la vela anche la più piccola barca

e le nubi intrecciano ombre

sulla solitudine del fiume.

Oh, quanto lontano il tempo

in cui scrivevo lettere di fumo

e mi baciava gli occhi l’autunno

taciturno e grondante

come l’albero dopo la tempesta!

Ancora ti vedo 

ma distante

come dalla collina un campo

il cielo da un naviglio.