Non sono l'aquila
che in forza alle sue ali
si libra in volo
sicura di provare
l'ebbrezza degli spazi infiniti
ma vivo la sintonia tra le stelle
e la mia interiorità velata di cielo
nella fragilità tormentata
d'angelo evanescente
dal volto appuntito
e gli occhi illanguiditi
di chi vive travolgenti storie di vita
E percorro le vie dei rimorsi
truccandomi con la bellezza d'un diavolo
col corpo sporco d'inchiostro
e tutti i difetti della più bell'orchidea
.
cesaremoceo
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Copyright
30 ottobre 2016
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Un solo pasto al giorno a base di solitudine incancrenita consumeremo nel nostro prossimo vivere dove ognuno reciterà il suo credo a memoria fermandosi al di qua di quella sottile linea rossa che segna l'inizio della vita