Notti bianche

E' di notte che a volte vi penso
tu con le tue manie
ancora intrecciate alle tue mani bianche…
mai che accennassero un pallido saluto,
piantano sempre rose nel cemento
o si trastullano con le mie bambole.
Mi allontanano stizzose dal sogno
che fai o che ti faccio ancora
in certe ore fra l’alba e l’abbandono...

E nella notte hai voci di tromba
con la sordina in un locale vuoto
che declinano fluide i miei blues,
hai mani che si urtano in tasca
per non sapermi ancora toccare
e labbra di cobra scolpite
attorno a una lingua che non dice. 

Allora mi sento addosso, (forse una spia),
il peso intero del tuo sguardo, eppure,
notturna o diurna visione,
stai raccolta e non mi mostri gli occhi…