Nella luce fragile
Ore di incensi accesi si dileguano
Vibra l’eco della nebbia
E le nostre forme intorno all’anima
Mendicano il taglio di una voce
Bisbigliata da boschi d’abbandono
Ridestano orizzonti secondari
E profumi immortali, le foglie assenti
4 novembre 2018
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Non c'è spazio vuoto fra questi profumi. Eppure lo cerco, come l'ombra per il sonno.