Mi ritrovo qui, ogni mattino,
a contemplarti, mare;
conosco a memoria
le pieghe delle tue onde,
dolci e stagnanti,
con le loro piccole creste
a sfiorar la sabbia;
la folla di gabbiani
che turbina sulla mia testa
e s'addensa sulla chiglia delle barche all'approdo.
E nel sorgere del sole
che abbraccia l'umano vivere,
raggi scintillanti
donano la speranza
a chi ogni dì
si mette in marcia
verso il proprio destino.
.
Cesare Moceo quasi 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r
21 luglio 2023
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Quando si ha la possibilità di sfuggire alla propria sorte non c'è altro da fare se non tenersi stretti stretti