Osservo la pioggia incalzare, il cielo borbottare e poi uno squarcio farsi spazio.
Il mare, assecondando con il suo urlo, accompagna la danza.
Dalla stessa finestra ascolto il concerto e mi sento parte di un disegno più grande.
19 settembre 2024
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Si può stringere la consapevolezza di quello che si è, ed essere inerme di fronte ad eventi che si ripetono con ciclicità, non una condizione di cambiamento, ma di spreco di energia. Rivoluzionari pensieri che non prendono corpo, nel ciclo vitale, non ghermiscono profondità.