Pane quotidiano

E così andò a finire
che ogni verso è divenuto
l'esprimersi dell'intimità
che si rinnova di parola in parola;
è come se mi stringessi
forte alla mia anima,
alla sua povertà interiore,
in una riflessione spirituale
a donare nutrimento
alle emozioni custodite in essa,
in modo che queste vengano esternate
e poi vissute da chi a sua volta,
vorrà accoglierle
nella propria anima.
E ti pervadono intensità strane:
prima le odi,
poi ci fai l'abitudine;
e se passa abbastanza tempo
non riesci più a farne a meno.
E diventa il tuo pane quotidiano.
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Per Voi Cesare Moceo
da Cefalù al mondo
poet‐ambassador t.d.r.