Parlami

 
Quando vedi la luna maculata,
palla tra palle di nubi antracite,
distante da me oltre il normale,
parlami perché ne ho bisogno.

Se il mare più non risponde
al minimo accenno di un abbraccio
o l’alba tradisce il suo migliore intento,
parlami perché voglio ascoltarti.

Guardando il nostro luna park,
non arriverà la musica del gioco
o lo schiamazzo di un bambino re.
Sono io che ho spento tutto.

Ho consumato notti promettenti,
le ho imbrattate di colori assurdi.
Ho cadenzato stelle al mio capriccio
e ora, credo, è meglio non guardarle.

Ho spinto il cuore in un dirupo
e adesso cerco di recuperarlo
mentre freddo, pioggia e vento
fanno di tutto per scoraggiarmi.