Parole, parole, parole,
verbi come vento
fastidiosi come Noto
pari ad Apeliote insopportabili
piacevoli gemelli di Euro
frizzanti simili a Borea
come Zefiro ammalianti.
E, molesti,
insoffribili,
incantevoli,
freschi,
seducenti,
come il vento volano via,
inghiottiti da Kaos,
trasportati non si sa dove.
E non rimane che lo sconforto
di quel sogno che portano con sé.
13 novembre 2012
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Berenice, quando il vento si calmò, non colse il mio richiamo perché le parole se l'era portate via il vento. Le avevo sussurrato le più belle parole d'amore! Peccato!