Parole amare con retrogusto d'ambrosia per te

A mio padre   Ecco che anche quest’anno,
anche con la terra dentro la bocca
vengo da te quest’anno che le parole
con retrogusto d’ambrosia
sanno ancor più di amaro
perché tradite
imbavagliate
uccise
eccole,
te le porto come sempre,
ne faccio un mazzo umile
e le aggiusto dentro il vaso
‐ la nostra memoria sanguinante ‐
perché tu ne senta l’odore
avvelenato
dal troppo amore,
perché tu le tenga strette a te
che da oltre ogni nembo
trasvoli
i silenzi inguainati
che schiamazzano
dentro questo lupanare
senza finestre
dove si arrabattano anime
senza più fiato né voce. Prendimi per mano
come una volta
e dimmi,
dimmi padre adamato,
che resta ancora poco
perché anch’io
insieme a te veda
quei fuochi d’oro
che oggi forse
ti oscurano lo sguardo
che non coglie
tutto lo zolfo nero
che s’alza in fumo
da quaggiù,
dove dal fango
timido spunta
qualche geranio acceso forse da te.   9.10.2006