PELLE

E adesso che con la mia pelle hai cucito un saio di promesse slabbrate,
delle ossa di questa preghiera cosa potrai farne?
Le mie parole chiacchierano nel buio
e ti svegliano come cani legati controvoglia.
Non serve il tuo rosario di cera
e certe pietà sono pozzi secchi.
A cui mi affaccio sperando di incontrarti.
E sento un amaro tintinnio di ferro.