Per C., morta di parto all’età di un anno e undici mesi

E (diceva il mio amore ) mia sorella
morta dieci anni fa. La riconosco
dagli occhi di mirtillo …
Le credevo. E adesso ci chiediamo
dove ti incontreremo un’altra volta,
in quale pesciolino, albero, odore.

Come in un libro o all’opera
sembra un trucco squisito la tua morte
preparata nei gesti della vita
con mille dolcissimi addii.

Nella cesta, con te, sotto il lenzuolo
a righe azzurre e bianche, un rametto di fiori
di quelli che ci piacciono,
che tu mangiavi.

Solo con Elsa, stamattina
si può parlare … E come per miracolo
Elsa risponde, non è più partita,
ci sta a sentire, parla del dolore
di tuoi remoti fratellini
ride persino, ci consola…

Adesso, corpicino stremato, ti riposi
in nessun posto. E noi se ci pensiamo
non sentiamo amarezza
ma la svenante, tiepida cacciata
dal paradiso.