Piccoli lampi

Immaginato il mare tra le orbite
come stelle distorte oramai stanche
di planare su grigi silenzi.

Un piede alla volta
nel mare di acqua e ricordi
tra gli sguardi della mia fonte.

Corri bambino solitario
da amici troppo grandi
e giochi quasi incivili

sporco di sangue e terriccio
nella vasca di riposo e di casa
tra il sapore di pesce bollito

sale e ancora sale dopo la corsa
il salto beffardo all’onda
la fatica tantissima

linea sottile che mi teneva
alla spiaggia e alla poesia
non c’era amore, fuochi fatui

e musica come comete
bambino solitario alla radio
contorno d’anima antica

ho vissuto leggende intere
in ogni respiro donato
dalla mia timida voce
al vasto mondo arcobaleno

e ho protetto feroce
il cuore e le mie spade
ma l’animo morbido
sorride, vecchio
e mi culla ancora.

Raffaele di Ianni