Non possedete occhi eppure
avete viaggiato e tentato
il dolce sapore delle erbe,
le aspre punte delle rocce nere,
il freddo avaro dell'asfalto.
A piedi nudi fratelli miei,
compagni di scorribande,
sulle pianure distese infinite
sempre pronti a giocare
con la mia audacia infantile
siate orgogliosi delle piaghe
come fiordi di Norvegia in inverno
e stringete l'aria nel riposo maturo
adesso che anch'io sono stanco.
25 ottobre 2010
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