Quando la Poesia si raggela
nello scricchiolio sinistro
di costole poste
a voler fagogitare vertebre
v'è dolore nella carcassa
che l'anima ospita
Là annichilita
Poesia
se stessa guarda osserva scruta
‐castrata deportata
sirena tacitata‐
Di se stessa piange fine
e a resa non si rassegna
Trema strepita e senza nota urla
S'enfia d'ogni sua virtù
a impallidir le pagine
Lagrimando
l'urlo tenta
di strappar
l'intera sua inesistenza
19 febbraio 2025
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Ombre funeste non concedono lacrime per occhi assetati, oggi. Il respirare la cruda realtà, magnifica e adombra le volute del poeta, che meste si chinano nel Mare Nostrum piangente sangue.