Si è impigliato il pomeriggio,
tra le tue chiuse ciglia.
Le sfioro con un bacio,
per non svegliarti, amore.
Devo andare, lontano,
tra palazzi di cifre,
di tassi di interesse.
Mi trattiene il tuo respiro,
nell’assolato pomeriggio,
col sole che macchia il volto,
trafitto da dispettosi raggi,
come fili d’oro sul viso.
Il nostro cane sbadiglia,
nell’esitante pomeriggio,
mi guarda stupito
mentre disfo la valigia.
Partirò domani,
restando con te
in attesa della notte.
11 giugno 2012
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