Prima che sorga l'alba

Attendo silente in cima al Calvario
Seduto sui cocci taglienti delle mie sciagure
Feriscono la mia carne ma ancor di più il mio spirito
Come chiodi infissi nelle  mani i miei ricordi mi trafiggono
Bevo il fiele dell'oblio per dimenticare , per rinnegare
Non posso fare a meno di pensare al peso della tua croce
Al sapore metallico del sangue che ti attraversa le labbra
La mia pena e niente rispetto alla tua
il mio dolore è subìto il Tuo è voluto
ma nononstante tutto soffro.
Intuisco la mia fortuna ad aver incrociato il Tuo cammino
disprezzo la mia viltà nell'averlo troppo spesso rifiutato.
Avrei dovuto pensare meno alla mia soddisfazione
avrei dovuto schiodare più fratelli dalle loro croci
Solo la perfetta comprensione del dolore altrui ci rende liberi
l'ho capito qui sul  monte della vergogna
e con il cuore in fiamme guardo verso est
sicuro che l'alba arriverà.