Era così gentile
che profumava di poesia
tanto da offrire i miei trenta denari alla notte
purché restasse per sempre
seduta di spalle ad aspettare
lasciandomi quindi allacciata
a quello stelo ondulato e lunghissimo,
almeno quanto il sentiero
che mi avrebbe condotta in un luogo
talmente distante dalle mie palpebre
da non esistere nemmeno
Di lì a pochi versi d'amore
invece il suo volto e l'odore appassirono
sbriciolandosi infine sul cuscino
come capita ai sogni migliori
quando li sveglia piano piano
il cielo in fiore.
26 gennaio 2017
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