Prospettive

 
Si spostò su un ramo più alto
e nello sfondo più non vidi
tra cielo e mare la linea di confine
siglata dalla u di quella coda nera.

Così, me ne restai un po’ paziente.
Guardai la rondine e il suo oltre,
un’accozzaglia di tegole infinite,
di comignoli e di rizzate antenne.

Pensai allora a poesia e realtà,
l’una dall’altra, ora, a qualche metro,
ed ebbi un gran sussulto di stupore
poiché credute sempre fuse in una.

Qual era la giusta via di fuga?
La linea retta tra i due azzurri
o quella, gibbosa, d’ogni santo giorno?
Un batter d’ali me le mischiò…

*
Stesura 2007
Testo pubblicato nell’Antologia Parole in fuga Volume 12 a cura di Aletti Editore (2022)