È puntoluce
il sentiero che verrò a cercare
tra corridoi di silenzi incontrastati.
Penso agli scherzi degli interruttori
e all'etimo della fiamma, alla sua vastità. Rubo la voce
quel po’ di fenditura divenuta calda.
È nota d’oboe, se ne va
a cantare nella tromba delle scale.
Mi arrampico, prima che si confonda
tra errori divini e fasti di lucernari.
Vorrei abbracciare l'attimo
destinato a colmare il Tempo,
tutta la pelle si commuove.
22 marzo 2017
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