Quando la Stella Madre Diventa Nemica

Nel vortice incandescente, un drago fiammeggia,
Un occhio cosmico sgrana la sua rabbia.
Il firmamento si tinge di sangue,
Mentre il Sole, divoratore impazzito, divora la sua gabbia.

Sul pianeta inerme, l'ombra si allunga,
Un gemito cosmico risuona nell'aria.
Le città, fiaccole effimere, si spengono,
Inghiottite dall'oscurità gelida e tetra.

I venti urlano la loro apocalittica sinfonia,
Mentre la terra trema sotto l'ira celeste.
Gli oceani, impazziti, si sollevano in alto,
Inghiottendo le coste in un abbraccio mortale.

L'umanità, impotente spettatrice,
Assiste al proprio annientamento.
Le urla strazianti si mescolano al ruggito del vento,
In un'ultima, disperata preghiera.

Ma dalla cenere sorgerà un nuovo giorno,
Una nuova alba su un mondo rinnovato.
La vita, tenace e indomita,
Ritroverà la sua strada tra le rovine.

E l'uomo, imparando dagli errori,
Ricostruirà il suo nido tra le stelle.
L'apocalisse solare sarà solo un monito,
Un ricordo che non dovrà mai essere dimenticato.