Quattro balzi

Quei tuoi balzi d’estasi giovane
sconfinando le quattro punte dei venti
che s’alternano al tuo essere racchiuso
abile ad accogliere l’oro d’una minuzia

La dote che in te sublimata rende capaci
di veder tornado in un refolo di vento
accarezzar l’odore del tempo in pioggia
e percepir l’essenza nella risacca e tra la rena.

Perché gli occhi conoscono l’illusione
che un tempo consueto e solito dona
a chi lascia morire l’intento nel reale
e dimentico resta dell’impermanenza regina

Tu invece sfogli ridendo pagine gialle
ed hai avvicinato il suono del tuo corpo.
Tu che caparbia doni perle
di sorrisi e di sollievi
in fitta trama intessuto il mio respiro
al tuo
cercando la perfetta sincronia
con il moto dell’universo.