Quelle cose non dette andavano urlate
Quelle cose non dette andavano urlate.
Non per farsi sentire dagli altri, ma da sé stessi.
Perché a forza di ingoiare parole, si resta pieni di silenzi che pesano come pietre.
Ogni “va tutto bene” pronunciato per abitudine ha coperto un urlo,
ogni sorriso forzato ha messo una toppa su una crepa che chiedeva solo di respirare.
Ci sono frasi rimaste sospese nell’aria,
che tornano la notte a bussare ai pensieri,
a ricordarti che il coraggio non è sempre gridare,
ma a volte è anche restare, guardarsi dentro e ammettere che fa male.
Quelle cose non dette non muoiono:
restano, si trasformano, cercano un’altra voce,
un gesto, uno sguardo, un respiro che le liberi finalmente.