Sarò la pioggia
che si lascia scivolare
sulla strada
l’acqua fredda che
s’impasta con la polvere
e fa salire l’odore dell’asfalto
Sarò il sole
che taglia il cielo
come una tela di Fontana
o come il presagio
di un imminente
giudizio Universale
Sarò il vento
che s’insinua tra le pieghe
del tempo e dello spazio
che pennella rabbioso
l’azzurro inquieto
di un giorno privo di certezze
Sarò la notte
di girovaghi ed insonni
di poeti, di funamboli
sul ciglio della normalità
di folli che in cerca di nulla
inciampano nella fortuna
scambiandola per felicità.
29 luglio 2012
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