Scordando d'essere sale

Mi par di mangiare
la fronte d'un ghiacciaio
quando s'alza il vento
tra le onde.
Se guardo il corpo
del mare
sbiadisce l'immenso
e le acque diventano
un sogno per un bambino
da cullare.
Dagli scogli il sole
spia la mia mente,
sa che mi abbandonerei
alle curve della corrente.
Più d'un bacio
avrei dato a quell'azzurro
spargendo il mio inchiostro
sulla sabbia.
Ah sì, t'avrei amato
palpando ogni profondità
scordando d'essere sale
ai tuoi piedi.