Siamo dove siamo

Vieni via mio cuore: strappa la radice che sentivi salda,
scrolla le ali dalla buia mercè di fango.
Torna al pigolio che conosci, al nido che ancora conserva
intatta la forma della tua testa quando  dormivi inconsapevole
del bene che avevi, quando credevi ve ne fosse di più oltre la sponda
che ostruiva al dolore il tenero bocciolo della tua impazienza.