Era steso
sotto un albero
con le foglie grandi,
corteggiato
dalla pigrizia,
distratto,
e ogni enigma
era un pensiero bizzarro
una nuvola di cielo,
e intorno a lui
quel brulichio di formiche
sparse sulla schiena,
indaffarate.
Ogni volta
che quel desiderio,
la sua vita,
si sarebbe fatto largo
tra quelle foglie,
nessuno
forse nessuno
lo avrebbe raggiunto
quando sazio di curiosità
si sarebbe lasciato andare
al suo sonno inutile.
1 dicembre 2009
Altri contenuti che potrebbero piacerti
IL PETALO E IL GEODE
di Luigi Carlo Rocco
Cristalli
al riparo nel geòde
la pittografica mano
fu ultima specie.
Al tremore della(…)