Seduto sui miei gradini,
al piacer dei compiuti doveri,
guardo il mare
e il suo frusciar di solinga notte,
stringer forte la riva
nel suo goder d'amor.
E mille vaghe carezze
abbraccian l'ieri
e i ricordi nell'infante sabbia,
mentre l'occhi e il senno,
d'infinito distesi,
rivangan di vita
le stanche mie membra.
.
Cesare Moceo da Cefalù al mondo quasi 71n poet‐ambassador t.d.r.
16 agosto 2024
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