Arpeggio indecisa
tra ombre di terra.
Fossile riemerso,
ricordo su cui pensare.
Lievemente appesantita
da squarci di cielo:
piove vapore
come a rinsavire
il già stato
che chiede di appartenermi.
Mi chiedo se riuscirò
a dar forma alle mie corde
di violino spettinato
e scoprire leggera
una sagoma che mi ha inventata.
All’improvviso (mi) compongo
e sorrido.
7 giugno 2025
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La poesia è solo una curiosa sfida a depennare il sonno della curiosità, positiva o negativa che sia perchè insegna. Sempre.