Spleen

Muto è il mattino
steso su un cuscino di nuvolette
come te che a letto ritorni 
dopo la doccia.
E la città è nella pioggia,
fantasma che scivola dal tuo volto umile
per annegare tra i vetri delle tue pose inerti:
pesciolini rossi fra i tuoi capelli crespi
gli album fotografici dei tuoi ricordi umidi

E così fino a farsi sicuro
pomeriggio inservibile
nessuna colomba nel cilindro gentile
fra le tue mani lì dove hai perduto la testa
o dove cercando hai smarrito un aspetto
di te
in tasca alla giacca
o nei polsi della camicia
o sotto un ombrello che gira e rigira
in fondo ai tuoi occhi
fende un sorriso ipnotico…

Bianco come un quarto di luna obliquo
Bianco come sale sul rosso delle labbra
Bianco come sale al tramonto in alto la montagna…

Ma non più bianco della tua innocenza
e della notte che incede
ed ogni tuo silenzio
ed ogni tuo timore assurdamente
amplifica.