Stranamente veri
Un sogno si agitava
riflesso nel sentire dei tramonti.
Nella quiete di uno stagno irraggiungibile
piegava l’orizzonte
rapito da una frenesia
che danzava in contrasto
con movimenti surreali
stranamente veri.
Sembravano cose già viste
già sentite
come pensieri che tornano
da appunti dimenticati nel tempo.
Ci si chiede: diverrà reale?
O resterà solo un avvertimento, una voce lieve nel dormiveglia?
Forse il pensiero
quando si lascia andare al sonno, lo accoglie
e allora si manifesta
chiaro, come se fosse stato
sempre lì
PS: Sul limite tra ciò che si sogna e ciò che si rivela