Suicida

Lei cammina sul lago,
la luna è alta e fa paura
a lei che è piccola,
il sangue le sgorga dai polsi
e cade nelle acque,
riecheggiando concavo.
La bambina va piano, va lontano,
non vuol sentire più il peso
dei lunghi capelli neri, che scendono
dritti come la notte.
La bambina guarda la luna,
che rossa le sorride, come veleno,
veleno dell’ anima che corrode
i suoi occhi neri come l’amore.