Sul colle

Quel che venne a dirmi
la tediosa ora e di troppa luce
fu di cuori spezzati ed ubriachi
d'un guerrier dai piedi marci
e pochi passi di cui narrare.

Soppraggiungeva a stento
Percezione,
che lo sguardo assottigliava
senza recar seco meraviglie
ma la disfatta,
di tutt'un navigare.

Convocai pensieri salmodiosi
angoli loquaci della meditazione
eppur quel suono, d'oro e brillante,
parea giacer troppo lontano.

"Affoga pure questo rumore!"
urlai a quella vacuità
ed ottenni balsamo per i miei sonni
e la promessa d'una visione.

Raffaele Prem Kranti Vartan di Ianni