Teatro di vita

In repliche di nostalgia
s’inscena un possesso indisturbato
‐ senza desiderio né speranza ‐
sempre veglio rifugio della solitudine.   Un amore drogato dal destino
fugge in fiamme
tra i vicoli di disillusioni e incanti
di un giardino abbandonato…   Nel silenzio
spazi liberi si riempiono d’intrecci
mentre sprofonda ‐ bugiarda ‐ la verità
in paludi di parole fatte fango.   Fino a quando recitare
nel teatro della vita
costruendo castelli di sogno
sulle nostre menti inquiete?