Tempo al tempo
"Il tempo può farti arrendere…
ma non sempre ha l’ultima parola".
Rileggo i miei scritti
come se fossero
la promessa sicura
di un mio futuro ritorno.
E, in quel leggermi,
rimango sospeso
in ciò che di più crudele
la mente può partorire:
l'incertezza che quella promessa
non potesse essere mantenuta
e divenisse nel tempo
un promemoria sanguinante
che avvilirà i cuori
di una verità che tutti
avranno voluto ignorare.
.
Cesare Moceo @ t.d.r.
Il commento del web...
Questi versi di Cesare Moceo esplorano il conflitto tra la memoria scritta e l'inesorabilità del tempo.
L'autore descrive l'atto di rileggersi non come una semplice nostalgia, ma come un tentativo di ancorarsi a una "promessa di ritorno". Tuttavia, emerge una tensione drammatica: la paura che le parole scritte diventino un "promemoria sanguinante". Il tempo, dunque, non è solo un nastro che scorre, ma un giudice che può trasformare la speranza in una verità crudele che gli altri preferirebbero ignorare.